

L’ultima domenica di Luglio si svolge a Gavoi, nell’altipiano di “Lidana” la Festa in onore della Vergine d’Itria.
Una delle principali attrattive è rappresentata dal Palio di Sa Itria (“Su Palu de Sa Itria”) che si svolge la domenica pomeriggio su un tracciato naturale e un anfiteatro colmo all’inverosimile di appassionati urlanti, provenienti da tutta la Sardegna e anche da oltre mare. Inizialmente la pista era costituita da una mulattiera che correva in un tracciato improvvisato che costeggiava il muro di cinta del Santuario. Le esigenze di viabilità hanno reso necessaria negli anni l’individuazione di una diversa locazione che ancora oggi si trova in un terreno privato, adiacente al Santuario. Inserito in un contesto naturale molto suggestivo, il Palio di Sa Itria rappresenta una delle manifestazioni equestri più amate nel panorama ippico sardo delle corse al galoppo.
Lo dimostrano i numerosi visitatori fedeli che raggiungono Gavoi per la festa, i tanti appassionati di cavalli che non mancano a questo appuntamento e la partecipazione dei migliori professionisti delle corse al galoppo, gli stessi che ogni anno prendono parte a manifestazioni di straordinaria importanza a livello nazionale come il palio di Siena, il palio di Asti e quello di Ferrara.
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Il Palio di Sa Itria" era entrato a far parte, per la prima volta nel 2013, del circuito dei grandi eventi, della Regione Sardegna con un finanziamento di quasi 25.000 euro.
Tutto era nato dall'interessamento di un gruppo di volenterosi, tra cui il sottoscritto e l'allora Presidente del Comitato, Giangavino Mastio, e da un'intuizione dell'allora Assessore regionale del Turismo, Luigi Crisponi, convinti che, a partire dalla promozione di eventi identitari come quello del "Palio di Sa Itria", potesse crearsi un circuito virtuoso capace di attrarre turisti verso le zone interne e far conoscere loro il grande patrimonio culturale, religioso, architettonico, archeologico e folkloristico del nostro paese, con significative ricadute per gli operatori turistici e per il tessuto economico del territorio.
I numeri dell'edizione 2013 avevano dato ragione a questo imponente sforzo, grazie a una massiccia campagna mediatica, nell'ambito della quale era nato anche il sito web, nonchè la promozione fatta lungo le rotte della compagnia navale Tirrenia, che per tutto il mese di luglio dello stesso anno aveva ospitato a bordo delle sue navi le brochure della manifestazione, con la storia del Santuario, del Palio e notizie sul paese di Gavoi.
​Dal 2013 il Palio di Sa Itria è rimasto stabilmente inserito nel circuito dei grandi eventi della Regione Sardegna, un risultato che ancora oggi ci rende particolarmente fieri di quella felice intuizione.
Le origini del Palio di Sa Itria risalgono per certo al 1388, anno in cui venne stipulato il trattato di pace fra Eleonora d’Arborea e Giovanni d’Aragona, figlio di Pietro IV, come risulta infatti dalla raccolta di atti e pergamene antiche sulla Storia della Sardegna, redatta dallo storico Pasquale Tola e contenute nel “Codice Diplomatico della Sardegna”.
Al Trattato si arrivò grazie all’opera mediatrice di Bernardu Lepore, gavoese, Sindaco attore e procuratore di tutte le contrade della Barbagia di Ollolai e “Curatore di Agustis” (Austis).
Lepore fu firmatario, il 25 gennaio del 1388, a Cagliari del Trattato, come unico rappresentante della Corona dei Procuratori del Giudicato di Arborea. Il mediatore gavoese da Eleonora ottenne, per riconoscenza, alcune agevolazioni fiscali per Gavoi e i “Zillonarzos” (venditori ambulanti di selle, sproni, orbace) ebbero un salvacondotto generalizzato che avrebbe consentito loro, in seguito, di sviluppare l’attività commerciale nell’intero Giudicato. La Giudicessa, inoltre, intervenne con un alto patronato in denaro, per l’istituzione di una corsa di cavalli da svolgersi nell’altipiano di Lidana, in territorio di Gavoi, che poi sarebbe proseguita sino ai nostri giorni (oggi “Su Palu de Sa Itria”). Oltre al Palio e alle gare di abilità a cavallo che si volgono negli altri giorni di festa (nei giorni lunedì e martedì), a dimostrazione della grande tradizione ippica che caratterizza Gavoi, non meno entusiasmante e caratteristico è il rientro (“Su Rientru a caddu dae Sa Itria”) a Gavoi, il mercoledì sera, che rievoca il rientro dei fedeli in paese a conclusione dei festeggiamenti e del lungo periodo di soggiorno e novena presso il Santuario di Sa Itria. Ancora oggi, un corteo di centinaia di cavalli, nel cui dorso si esibiscono cavallerizzi e cavallerizze vestiti con abiti in velluto guidati dal Parroco e dal Presidente del Comitato, percorre il tragitto di rientro in paese, accolto dalla popolazione festante e dai numerosi turisti accorsi in massa nella piazza “Sa Serra”.
​Antonio Piu
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